"Ma chi vuoi che mi regali un Uovo di Pasqua!!!"Poi magari arriva qualcuno disposto a regalartelo.
Però con una raccomandazione
"Non aprirlo prima del giorno di Pasqua"Allora tu felice posizioni il tuo ovetto in un angolo della casa.
Aspetti con ansia quel giorno,
ogni tanto lo guardi ed è sempre li che attende.
Ogni tanto lo prendi e leggi bene l'etichetta.
La marca assicura un ottimo cioccolato ed un'ottima sorpresa.
Provi a dimenticarlo:Uscendo,giocando,leggendo un libro o guardando un film...
Ma quando passi da li,è inevitabile dargli un'occhiata.
Certe volte quando non resisto lo prendo e lo perquoto un po',
appoggiando l'orecchio penso
"Chissà che ci sarà dentro?Amicizia,quell'amicizia che ho sempre sognato,Amore,Soldi,o una bella Vacanza,e chissà come sarà il cioccolato,Dolce o amaro?"Ma la Pasqua deve ancora arrivare.
Non ha un giorno stabilito come il natale.
Per ognuno di noi sarà un giorno diverso.
3 commenti:
Bella metafora...mi piace! complimenti!
Anche se io non avrei differenziato tanto il natale dalla pasqua..la metafora va bene anche per il natale!
Il natale è sempre il 25 dicembre,un giorno per tutti.La Pasqua cambia giorni e alcune volte addirittura i mesi... Nella mia poesia,la pasqua è come un "Passaggio".Lo stesso "passaggio" che gli ebrei festeggiano,è dalla schiavitù alla morte,per i cristiani dalla morte alla resurrezione.Ognuno di noi deve avere un giorno di cambiamenti radicali nella propria vita.
Ben detto! :D
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